Qualcuno vuole un abbraccio…virtuale?

Sembra che il mondo sia popolato da un numero incredibilmente alto di personaggi particolari, spesso descritti come scienziati pazzi. Alcuni di essi, poi, hanno anche la tipica acuta e fastidiosa risatina, da scienziato pazzo, appunto!

Uno di questi sembra essere il Dott. Adrian D. Cheok, professore alla Keio University (Giappone) e alla National University di Singapore.

Il professor Cheok si occupa dello sviluppo di tecnologie di condizionamento della realtà che, attraverso la stimolazione elettrica, ingannano il cervello, permettendo la percezione di sensazioni non reali, come, ad esempio, il lecca-lecca elettronico, in grado di simulare il nostro gusto preferito, il sapore di un buon bicchiere di vino o di un dolce fatto in casa; o un capo d’abbigliamento in grado di simulare un abbraccio; un semplice messaggio di testo può risultare dolce o amaro, non per come è scritto, ma per il sapore che è in grado di riprodurre, stimolando i recettori opportuni.

Certo, questa si che è roba strana! …troppo strana? Chiaramente introduce una quantità enorme di domande e questioni etiche…

Una su tutte: abbiamo veramente bisogno di tanta realtà virtuale? o, meglio ancora: abbiamo così bisogno di una realtà parallela tanto simile a quella reale?

Una preoccupazione diffusa è anche quella che considera questo tipo di giocattoli come droghe psicotrope, evidentemente pericolose.

Non stiamo esagerando un po’?


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