Commodore: la rinascita

Il marchio Commodore non può che suscitare emozioni a chi, proprio negli anni in cui i prodotti migliori del marchio statunitense garantivano performance e grafica eccezionali se confrontati con i neonati PC, si accostava al mondo dell’informatica.

Come dimenticare il leggendario Vic 20, il meraviglioso Commodore 64 e i vari modelli Amiga che si sono susseguiti negli anni, a partire dal glorioso Amiga 500?

L’Amiga 500!!! Aveva già un sistema operativo dotato di interfaccia grafica a finestre quando Bill Gates ancora cercava un modo per sfruttare i 4 colori disponibile sulle schede grafiche EGA di cui erano dotati i 286 dell’epoca! …e che sonoro!!! Processori dedicati all’audio e alla grafica; una vera rivoluzione.

Per molti anni la Commodore è rimasta solo un vecchio romantico ricordo…

Ma dalle sue ceneri sembra essere finalmente risorta: commodoreusa.net propone nuovi modelli, disponibili con sistemi operativi Microsoft, Linux ed Apple.

Il concetto è sempre lo stesso: tutto è ben nascosto sotto la tastiera…o meglio, la tastiera è il PC stesso…una sorta di portatile senza monitor, insomma…

Certo, il design potrebbe essere un pò più curato, soprattutto se si pensa ai gioielli prodotti da Steve Jobs, ma sicuramente piaceranno agli amanti dello stile retrò anni ’80.

I nuovi modelli si chiamano Phoenix (con processore a 64 bit), Invictus (dotato di TouchScreen per un’operatività garantita anche in assenza di monitor) ed Amigo (il più compatto).


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